MOSTRA CONVEGNO 

OLTRE LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE 

Cantù 25 Settembre 2010

INDICE ATTI

Dr. Arturo Zaghis, Audiologo presso l’ U.O.C. di Audiologia Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano nella sua relazione “I candidati all’impianto e affidabilità degli impianti cocleari” , avvalendosi della sua lunga esperienza, ci indicherà chi sono i candidati all’impianto e perché per altri se ne sconsiglia l’intervento. Entrerà poi nel merito dell’affidabilità degli impianti cocleari tenuto conto dei progressi di questi ultimi anni e specificando quali sono le condizioni per un’implantologia di sicuro successo.

Arturo Zaghis

Grazie per l'invito. È un invito che si ripropone dopo cinque anni. Era il 2005, quando siamo venuti a parlare di impianto cocleare. Era il 18 giugno 2005 e parlavamo di impianti cocleari. Oggi parliamo di un argomento più interessante, la selezione, ovvero il candidato. Parliamo del candidato bambino, adulto, anziano. Qui abbiamo un bambino sordo. Ci chiediamo se fare prima la protesi o l'impianto cocleare. Da una parte c'è un bambino con impianto cocleare sinistra.Poi abbiamo messo dall'altra parte anche la protesi acustica, perché alcuni utenti preferiscono utilizzare entrambi. Incominciamo con il bambino al quale è stata fatta una diagnosi di sordità a 5,6 mesi.

Cosa facciamo?

A questa età si parla sempre di protesi. Questa è la nostra filosofia. Forse altri possono avere atteggiamenti diversi. A 5,6 mesi, la protesi è l'unico rimedio per il bambino sordo.

Perché?

La diagnosi non è attendibile. Il bambino deve essere immerso nel mondo dei sordi in modo graduale. Poi dovrò verificare se la protesi acustica permette una normale acquisizione del linguaggio. Questo è importante: se la protesi aiuta il bambino, l'impianto cocleare non è necessario. Il bambino con sordità grave e profonda non deve essere inviato subito alla selezione per l'impianto cocleare. Questa è una cosa fondamentale che dovete ricordare sempre. Il bambino deve seguire un percorso di riabilitazione normale, per verificare nel tempo se il canale uditivo con protesi acustica può garantire uno sviluppo linguistico adeguato. A 5,6 mesi bisogna quindi procedere a una protesi acustica. Se siamo a 11,12 mesi, la cosa può cambiare.

A quale età la diagnosi e la sede della perdita uditiva sono finalmente affidabili.

Possiamo dire quanto sente il bambino. Possiamo dire se è una sordità centrale o periferica. Abbiamo tutti gli elementi necessari per gestire il caso. Potremmo quindi scegliere una protesi acustica quando alla perdita uditiva non supera i 90,95 dB. Quindi abbiamo già messo un grosso limite tra sordità grave e sordità profonda. Nella sordità grave sappiamo che la protesi acustica è ancora in grado di correggere la perdita uditiva. Oltre, la protesi non basta più. Quando l'entità supera il primo stadio profondo e scende al di sotto dei 90,95 dB, pensiamo che il bambino debba essere inviato a una selezione dell'impianto cocleare. Durante i controlli successivi della perdita uditiva e stabile e se il bambino progredisce con la protesi, continueremo con lo stesso metodo. Ma se durante i controlli alla perdita uditiva è peggiorata e non c'è un miglioramento, allora non possiamo continuare. Dobbiamo capire che non abbiamo messo a disposizione del bambino una Ferrari ma una 500 scassata.

Quale è il processo di selezione?

Innanzitutto una risonanza magnetica e una tomografia, per verificare malformazioni, per vedere la chiocciola e che non ci siano patologie rare. A volte l'ottavo nervo può mancare. Ci possono essere anche altri tipi di anomalie, o altri processi. La malformazione è un altro caso importante da considerare. Qui vedete a destra una chiocciola normale, a sinistra una cavità comune, quindi una chiocciola inesistente. Questo ci fa capire se e dove impiantare bambino. Questo ci fa capire anche se ci sono altre patologie a carico dell'apparato nervoso o altri apparati. Quindi la tomografia è fondamentale prima di procedere all'intervento. Tutti sanno che i bambini che hanno sofferto di meningite hanno una chiocciola che è diventata un osso compatto. Noi li impiantiamo ugualmente, ma il risultato non è lo stesso. Qui vedete l'inserzione in una chiocciola normale e dall'altra parte vedete l'inserzione in una chiocciola compatta. Questo può essere evidenziato attraverso una tomografia. Poi ci sono le patologie del sistema nervoso centrale, che non elenchiamo adesso.

Tutti voi sapete che oggi trovare un bambino solo sordo è molto raro. Oggi è molto più frequente trovare un bambino sordo con turbe associate. È un elemento da tenere in considerazione. Anche la collaborazione della famiglia assieme al consenso e alla convinzione, è di fondamentale importanza. Senza la collaborazione della famiglia non si può fare nulla.

C'è una domanda che ci ha sempre messo in grande difficoltà.

L'impianto cocleare nei bambini: prima è sempre meglio? e fino a che età? la nostra filosofia è questa. La nostra esperienza ci insegna sempre. L'amministrazione americana fissa a due anni il limite per l'impianto. Questo fino al 2000. nel 2003 non ha posto più limiti. Oggi siamo liberi di impiantare quando vogliamo. Quindi alla prima domanda la risposta è ovvia, prima e meglio è. Se impiantiamo i bambini il prima possibile, possiamo sfruttare la loro plasticità. Il cervello è come una spugna riesce ad assimilare più cose possibile. Questa plasticità è massima ai due anni. Più tardi questa plasticità è minore e quindi dobbiamo agire entro i due anni per il risultato migliore. Prima è migliore per ridurre i danni a carico dell'apparato, una volta degenerate, è difficile riattivare le stesse strutture. Quindi dobbiamo dare sempre uno stimolo uditivo al nostro bambino. Ci sono molti studi. Prima impiantiamo, prima il bambino si avvicina nel suo sviluppo linguistico al bambino normoudente. Ecco tanti motivi per impiantare il prima possibile.

Un'altra domanda: cosa significa precocemente?

Sotto i 10 mesi, ci sono dei problemi oggettivi. L'entità della perdita uditiva non è quantificabile con precisione. È importante un periodo di stimolazione, ci sono problemi legati all'operazione chirurgica e all'anestesia. Sotto i 10 mesi sono maggiori i rischi di infezioni e meningiti. Chi sono altri rischi legati all'impianto, che richiedono la presenza di personale specializzato e altamente qualificato. Questa è la nostra posizione che avevamo esposto anche a Venezia nel 2006.

Diagnosi e protesi precoce entro il quinto mese, osservazione e di stimolazione tramite protesi per 5,6 mesi, amplificazione della perdita uditiva intorno a un anno e verifica dei processi di apprendimento.

Possiamo concludere dicendo che l'impianto cocleare ideale nella nostra clinica viene effettuato dai 12 ai 15 mesi. Noi non abbiamo mai impiantato un bambino più piccolo di così. Nell'adulto sempre, nell'adulto post verbale, i risultati sono sempre molto buoni, sia che sia sordo da 2,10 o 15 anni. L'adulto che non ha miglioramenti con protesi acustica deve essere sempre impiantato. Nel soggetto anziano, perché non procedere all'impianto quando le condizioni fisiche lo consentono? Se ci sono le condizioni psichiche e fisiche, le motivazioni, ma soprattutto le giuste aspettative, crediamo sia giusto effettuare l'impianto, tanto più nella persona anziana.

Vediamo il futuro dell'impianto.

Ne abbiamo già parlato prima, vado veloce e concludo. L'impianto dev'essere affidabile, quindi durare il più possibile.

Alcuni dati.

Questi sono alcuni impianti che utilizziamo oggi. Li vedete qui. Nel primo caso nell'arco di otto anni la sopravvivenza dell'impianto è del 97%, solo il 3% di rottura su 2700 impianti. Nel secondo caso, in un arco di tempo di 23 anni, su 18.000 impianti le rotture sono state solo il 7%, quindi una affidabilità discreta, affidabilità che si avvicina di molto al 100%. Il nuovo impianto della Cochlear messo in commercio non ha fatto riscontrare ancora alcuna rottura. Inoltre l'impianto deve adattarsi sempre di più al paziente, e non viceversa. L'impianto non deve essere traumatico. Infine, come già stato detto, l'impianto deve essere invisibile. Dobbiamo riuscire a inserire tutto l'impianto nell'orecchio, questo è un altro dei traguardi da raggiungere nel futuro.

Con questo ho terminato.

 

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