MOSTRA CONVEGNO OLTRE LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE Cantù 25 Settembre 2010 INDICE ATTI Dr Matteo Racca, Audioprotesista , opera prevalentemente a Milano c/o il Centro della LINEAR , un’azienda che distribuisce le protesi da essa stessa prodotte. Nella sua relazione “Le protesi: panoramica attuale e prospettive” ci offrirà la ricca gamma delle protesi in commercio con le relative caratteristiche. Sul versante dell’innovazione nel merito ci prospetterà la panoramica delle probabili nuove protesi che, non dimentichiamo, interessano anche la popolazione adulta che con l’avanzare dell’età spesso necessita di questi ausili. Matteo Racca Buongiorno. Grazie per avermi invitato. Io sono responsabile della filiale Linear di Milano. Lavoro per quest'azienda dal 1990 e da sempre sono stato parte della ricerca e dello sviluppo. Nel 1994 ho aperto la sede di Milano, poi ho conseguito la laurea di audioprotesista e sono diventato tutor all'Università di Milano. Queste sono alcune foto della nostra società. Una parte del nostro laboratorio, la nostra cabina silente, alcune cose di produzione e il violino e da alcuni anni e nel nostro catalogo perché rappresenta il nostro lavoro. Noi ci riteniamo degli artigiani liutai delle protesi acustiche, quindi solo chi lavora in questo contesto può capire di che cosa sto parlando. La Linear produce protesi acustiche su misura e accessori per i deboli di udito, come il rallentatorio vocale per facilitare l'ascolto della televisione da parte di persone anziane e debole di udito. Questo è importante anche per chi vuole imparare una lingua nuova perché facilita l'apprendimento dell'inglese. La nostra azienda produce apparecchi endoauricolari. Noi destiniamo il 12% del fatturato alla ricerca. Questa è la cronistoria della nostra azienda che opera dal 1986. In nero trovate quelli più significativi. Nel 1996 la protesi multicanale non lineare e poi il protocollo applicativo, che è in continuo sviluppo. Poi ci sono le varie certificazioni e i vari apparecchi fino ad arrivare alla socio fondatore di un consorzio ligure che si occupa di problematiche sensoriali. Quindi non si occupa soltanto di problema dell'udito ma anche di problemi della vista. Si tratta di un consorzio con varie aziende e vari enti il cui scopo è di fare ricerca in ambito sensoriale. La Linear sviluppa i suoi apparecchi grazie al reparto di ricerca e con i più grandi centri di ricerca italiani di biofisica e medicina, il CNR di Genova, il consorzio di Genova, i centri di logopedia più significativi come il Ripamonti, quello di Castelbianco ( è quello di Genova che è nato da poco ). Queste sono le ricerche in atto, finalizzate alla protesi multi microfono, per cui ci sono sette microfoni in 15 cm che nei testi che abbiamo fatto riesce a lavorare su frequenze molto basse. Quello che diceva prima Cornacchia, vale per frequenze superiori ai 4000 Hz quindi laddove ci sono delle perdite importanti, andare ad avere una direzionalità su un suono così acuto non ha senso, mentre avrebbe senso avere una direzionalità sui suoni bassi, che nelle sordità importanti sono aspetti su cui lavorare. Il rallentatorio di voce è ancora un prototipo e speriamo che tra poco riusciremo ad integrarlo all'interno di decoder nel computer, nel cellulare per poter rallentare la telefonata. Ovviamente serve il partner giusto per passare dal prototipo al prodotto finale. Poi c'è l'ultimo studio che è quello sulle alte frequenze nella protesi acustica. Si tratta di un discorso molto ampio. La protesi acustica digitale non può andare molto in alto a livello di frequenza. Noi cerchiamo di lavorare oltre gli 8000 Hz per poter restituire all’ ipoacusico e ai sordi profondi tutta una serie di informazioni dell'ambiente e soprattutto il recupero di quelle sensazioni che solo il padiglione auricolare può dare grazie all'incremento naturale del suono tramite l'antidrago che enfatizza in maniera naturale i suoni ambienti. Quando vengono messe delle protesi nelle orecchie questa risonanza viene persa. Lo stesso accade per l'auricolare. Ecco alcune immagini delle ricerche. Questo è il cardioide che lavora sui microfoni ad alta direzionalità. Questo un altro apparecchio sulle alte frequenze. Queste sono le nostre camere silenti dove studiamo i sistemi di direzionalità e questo è una video dimostrativo del sistema di rallentamento vocale. Questa è la nostra produzione. Ci sono degli schemi di funzionamento dei circuiti ibridi che noi facciamo produrre all'estero perché in Italia nessuno è in grado di avere una tecnologia in grado di fare gli strati di silicio. Questi sono i nostri apparecchi. Questo è una retro auricolare in fibra di carbonio, ha la stessa resistenza dell'acciaio ed è leggerissimo. Si usa per bambini o per persone con una sordità lieve. Poi si passa alle endoauricolare con il ricevitore davanti al timpano. queste sono protesi colorate per una bambina che le voleva colorate. Questo che vedete è un ibrido, con il ricevitore dietro l'orecchio dove c'è anche il processore pila e microfono, in modo da avere i benefici delle endoauricolare e della retroauricolare. Quest'altra roba che vedete illuminata con un LED verde ha un sistema di ricarica della pila e riesce ad andare fino ad 1 m. È proprio subacquea. Queste sono delle strategie applicative, ma non voglio tediarvi perché la serata è ancora lunga. Per quanto riguarda il protocollo applicativo da quando l'abbiamo prodotto ci siamo resi conto che è molto utile. Poi abbiamo uno strumento che ci ha permesso di lì omogeneizzare i lavori e ripetere il prodotto. I prossimi sviluppi. Come ho già accennato i prossimi sviluppi sono quelli sulla rallentatorio, ma aumenteremo anche le aree morte sulla coclea per trovare dei modi più facile per fare la diagnosi. Talvolta la realtà viene interpretata in maniera diversa dal suono proposto. Questo avviene perché all'interno della coclea è successo qualcosa, ma nel momento in cui si vogliono studiare lo studio rimane complesso. Ora, dovremo trovare insieme agli altri un sistema da poter inquadrare più velocemente queste regioni morte della coclea in maniera tale che rendano elaborati in maniera diversa questi suoni in modo da non creare distorsioni nell'ascolto. Nel momento in cui queste zone vengono stimolate loro stesse distorcono. bisogna quindi cercare di mettere a punto la strategia giusta. Poi abbiamo la protesi trasparente che non è trasparente nel colore, ma nel funzionamento. Questo è in via di sviluppo sugli ipoacusici. gli anziani, di solito, che si lamentano del fatto che la protesi diventa un tappo. Il nostro lavoro ha semplificato molto il portare gli apparecchi. Quindi ci stiamo avvicinando alla protesi trasparente. Tra poco pubblicheremo i primi risultati di questo lavoro e poi continueremo su questa strada. Le prossime ricerche si baseranno sulla protesi e l'impianto insieme. Noi abbiamo aperto una collaborazione con un'importante azienda che produce impianti cocleari. Su questo cercheremo di mettere a punto delle protesi più impianto riducendo ulteriormente l'elettrodo da impiantare, che diventa molto meno invasivo e non devasta il residuo uditivo. Tutte le frequenze medie e bassa verranno passate in un altro apparecchio, stimolando quindi lo stesso orecchio. Grazie.
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