MOSTRA CONVEGNO 

OLTRE LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE 

Cantù 25 Settembre 2010

INDICE ATTI

Dr.ssa Serena Luraschi, sorda profonda dalla nascita, impiantata nel 2003, laureata in Scienze della formazione con una laurea specialistica dal titolo “ L’integrazione scolastica degli alunni audiolesi: i punti di vista dell’educatore e dell’insegnante di sostegno”, già presidente dell’AFA nel triennio 2006-2009, opera come assistente educatrice su minori disabili. La sua relazione “La comunicazione a distanza” ne presenta l’excursus storico e poi illustra le più diffuse soluzioni in atto con le problematiche annesse.

Serena Luraschi

Quello di cui vorrei parlarvi è la comunicazione a distanza e, nello specifico, in che maniera le persone sorde possono comunicare senza dovere dipendere da nessuno. È un argomento che riguarda tutte le persone sorde in maniera molto intensa. In passato ci si doveva avvalere di altre persone per comunicare tramite telefono e da questo punto di vista non c'era autonomia mediatica, ma soprattutto nessuna privacy. Per esempio, per prenotare le visite mediche senza coinvolgere i familiari per non farli preoccupare, era un po' dura gestire questo aspetto della privacy. Con l'avvento del fax si è iniziato a utilizzarlo con chi sapeva che ce l'aveva in dotazione. Per esempio, noi del nostro gruppo giovani dell'AFA, per organizzare le uscite usavamo i nostri fax. Era bellissimo perché facevamo una catena scrivendo sul foglio un elenco di persone dicendo: chi vuole venire metta si o no e poi lo invia alla persona successiva dell’elenco stesso, e in questo modo riuscivamo a organizzare delle uscite senza chiedere a nessuno! Qualche tempo fa si utilizzava anche un dispositivo che viene utilizzato anche oggi anche se in modo marginale, ossia il dispositivo telefonico sordi (DTS), che è un telefono fornito di display e tastiera. Il DTS permette di ricevere e inviare in tempo reale messaggi scritti fra i due interlocutori muniti di questo apparecchio, che non tutti hanno. Grazie alla tecnologia abbiamo l’opportunità di avere un dispositivo disponibile per tutti, che si chiama internet o rete fissa, e noi possiamo comunicare autonomamente nei campi sia lavorativo, sia personale con le mail, la chat, con MSN Messenger, la videoconferenza utilizzando i programmi Skype o Messenger, oppure anche via internet si possono utilizzare gli sms. Ci sono anche i videotelefoni, ma l'immagine non è molto nitida e non permette una buona lettura labiale. Oggi ci sono i social network come Facebook e Twitter, che sono importanti per mantenere i rapporti con i colleghi dell'università, i colleghi di lavoro, eccettera. Queste che vedete sono le immagini con i social network, Facebook, il videotelefono, la videoconferenza e la chat, con MSN Messenger. Da questo punto di vista la comunicazione personale lavorativa è facile da gestire: basta trovare dall'altra parte delle persone che abbiano voglia di venirti dietro, perché non tutti sono così disponibili. Il problema più grosso sorge nel momento in cui bisogna comunicare con le istituzioni e i servizi. Infatti, ci sono dei passaggi da compiere che impediscono di comunicare in piena autonomia:

1) prenotazione delle visite mediche negli ospedali (mi riferisco alla Lombardia perché non so come funziona nelle altre regioni d'Italia). A me personalmente è capitato di dovere dire a un’impiegata dei centri di prenotazione: io non posso chiamare il numero verde per prenotare le visite, vorrei andare di persona. L’impiegata mi ha risposto dicendo di far chiamare da qualche mio parente, ma qui ho detto: “Scusi, e la privacy dove sta di casa?”.

2) Per quanto riguarda l'acquisto online dei biglietti ferroviari, possibile con qualsiasi biglietto ma impossibile con la Carta Blu (ce l'hanno soltanto i titolari dell'indennità di comunicazione, le persone sorde che hanno la sordità riconosciuta).

3) Nei casi di emergenza come facciamo a comunicare? In caso di incidenti stradali, malori, incendi? Ci sono delle soluzioni che vi illustrerò più avanti. Per quanto riguarda la prenotazione delle visite mediche c'è una soluzione: come vi ho già anticipato bisogna utilizzare il telefono verde, e ciò lo escludiamo. Si può essere autonomi prenotando le visite tramite la Carta Regionale dei servizi: la si può utilizzare acquistando un lettore di smart card e installando sul computer il software CSR, per maggiori informazioni ho indicato il sito www.crs.lombardia.it, perché tramite questo servizio è possibile prenotare autonomamente le visite, mentre per quelle private bisogna mettersi d'accordo direttamente con il medico. Per quanto riguarda l'acquisto dei biglietti ferroviari TrenItalia offre la possibilità di acquistare online i biglietti che saranno convalidati dal controllore direttamente sul treno. Si effettua la prenotazione su internet, si paga con la carta di credito, si presenta la ricevuta sul treno e finisce lì. Però con la Carta Blu, che prevede l'accompagnatore gratuito, non è possibile la prenotazione online: è necessario acquistare i biglietti in stazione, e qui il problema ritorna a essere relativo alla poca autonomia, perché, se una persona non riesce a andare a fare il biglietto, deve sempre mandare qualcuno. Questo non riguarda la sordità lo so, e si riferisce al problema dell’incapacità di trovare i momenti giusti. In riferimento all'emergenza, a me personalmente è capitato un paio di mesi fa un problema del genere. Stavo andando al lavoro e mi si è rotta l’auto: si è bloccata e ha cominciato a fumare, una paura tremenda! Solo che poi ho detto: Mò che faccio? Sono entrata nel panico. Ho mandato un messaggio ai miei che sono arrivati… Meno male che c'erano loro, perché non ero a conoscenza delle possibilità che ho scritto qua dopo essermi informata. Come si fa a contattare la croce rossa, i pompieri, la polizia i carabinieri e i vigili? Ci sono i servizi sms 24 ore su 24, e il Servizio Ponte. Il servizio sms 24 h24 è diffuso nelle zone di Rovigo, Verona, Bolzano, Pisa, Cagliari, Treviso, Ancona. È diffuso a macchia di leopardo: a Milano per esempio il servizio non è presente: sarebbe auspicabile invece che ci fosse, in quanto é proprio è una necessità. Chiedo che ogni istituzione predisponga un servizio nazionale per l'invio di sms da parte di coloro che hanno difficoltà a utilizzare il telefono, e non sono solo le persone sorde, come ha detto Laura prima:ci sono molte le persone con difficoltà di udito e sono diversificate tra loro (anziani, stranieri) e il campo di azione diventa più ampio. Un servizio che per ora è attivo a livello nazionale è quello relativo al soccorso stradale: l'ACI ha messo a disposizione delle persone non udenti la possibilità di inviare un sms a un numero 339.994.31.16. La procedura è semplicissima: basta inserire l'indicazione del luogo dov'é avvenuto il fermo, la targa del veicolo, il numero della tessera e poche altre informazioni. La centrale operativa risponderà tramite SMS attivando la procedura per l'intervento. Se io avessi avuto questo numero in memoria non avrei dovuto chiamare tutto il mondo per farmi dare una mano! L'altro servizio che vi avevo anticipato è il Servizio Ponte che però è operativo solo in Piemonte, Liguria, Toscana, Veneto, Campania e in Puglia. Il Servizio Ponte è un servizio che si può utilizzare con gli sms, con le email, con Messenger e richiede un po' di tempo e pazienza, però è utile. Per esempio, se c'è il signor Rossi, che è sordo, che vuole contattare un medico, manda un messaggio a un operatore del servizio il quale riceve la chiamata attraverso un normale telefono e chiama lui stesso il medico; contratta con il medico e poi dopo trasmette la risposta al sig. Rossi. Qui il problema dell'autonomia è sempre sul filo del rasoio, così come quello della privacy se vogliamo riprendere il discorso che ho fatto prima, però come dicevo in precedenza una cosa è comunicare con una persona estranea che non sa i fatti tuoi e un’altra è coinvolgere familiari che magari si preoccupano nel caso della visita medica. Questa è la spiegazione di come funziona il Servizio Ponte e io ho finito: sono stata molto breve. .

 

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