La Commissione XI del
Senato ha approvato la modifica del termine sordomuto in sordo.
Finalmente lo Stato Italiano ha tolto
dai suoi testi legislativi il termine obsoleto di "sordomuto"
e l'ha sostituito con "sordo".
La FIADDA e tutti i sordi che pur a
fatica hanno conquistato il linguaggio verbale orale esultano per questa
conquista legislativa voluta da un decennio e che nulla toglie ai
diritti delle persone affette da sordità.
Sulla G.U.
ecco il testo della Nuova Legge
Legge 20 febbraio 2006,
n. 95
"Nuova disciplina in favore
dei minorati auditivi"
pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2006
Art. 1.
1. In tutte le
disposizioni legislative vigenti, il termine «sordomuto» è sostituito
con l’espressione «sordo».
2. Il secondo comma dell’articolo 1 della
legge 26 maggio 1970, n. 381, è sostituito dal seguente:
«Agli effetti della presente legge si considera
sordo il minorato sensoriale dell’udito affetto da sordità congenita
o acquisita durante l’età evolutiva che gli abbia compromesso il
normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non
sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da causa di guerra,
di lavoro o di servizio».
3. Al primo comma dell’articolo 3 della legge
26 maggio 1970, n. 381, le parole: «L’accertamento del sordomutismo»
sono sostituite dalle seguenti: «L’accertamento della condizione di
sordo come definita dal secondo comma dell’articolo 1».
Il testo che segue è la posizione della FIADDA, di cui fa parte l’AFA,
in merito alla proposta di legge di eliminare il termine
"sordomuto" dai testi di legge e di sostituirlo con "sordo" o
"persona sorda".
Memoria per l’audizione del 26 01 06 presso la XII Commissione
Affari Sociali Presieduta dall’On. Presidente Giuseppe Palumbo.
L’iter sofferto per l’approvazione di questo Disegno di Legge è
approdato finalmente alla Commissione da Lei presieduta.
Non ripeto quanto detto nel colloquio avuto con Lei e con gli
Onorevoli membri della XII Commissione , poiché sono sicura che
ripeterei cose da Voi ben comprese e che, sono sicura, Vi trovano
affiancati ai genitori ed alle giovani persone sorde che condividono
appieno l’operato che la FIADDA ha attivato ormai da circa 40 anni.
Desidero infatti sottolineare che la richiesta di Centri per la
riabilitazione, l’integrazione scolastica, la sottotitolazione, la
svolta culturale del settore, non è stata sicuramente sviluppata dall’E.N.S.,
ma da noi genitori unici tutori dei nostri figli e primi educatori, con
i doveri ed i diritti che ci derivano da questa posizione.
Non abbiamo richiesto meriti per l’operato, anche se altri se ne
sono appropriati: ci bastava vedere la grande svolta ed il prosieguo
positivo del nostro quotidiano lavoro.
Siamo meravigliati che l’E.N.S. non abbia preso posizione durante
la discussione in Senato, evidentemente avevano un disegno ben preciso e
,mi consenta, perverso. Ma la nostra filosofia non si ferma e, se questo
servisse a portare un beneficio a tutte le persone sorde, potremmo anche
scendere ad un compromesso : questo modo di pensare e di operare ci è
stato donato dai nostri figli che, pur essendo persone sorde, si trovano
a fornire insegnamenti a coloro che si rinchiudono in situazioni isolate
e non vogliono far parte della società in qui vivono, cittadini fra
cittadini.
L’E.N.S, non rappresenta queste nuove generazioni, che non vogliono
essere tutelate da un Ente che li isola, anzichè renderli partecipi di
quanto esiste intorno a loro.Le nuove generazioni ed i nostri piccoli
appartengono alla società di uomini liberi e democratici.
Silvana Baroni
|